Isolamento dall’interno

È un intervento abbastanza semplice ed economico, indicato nel caso si voglia intervenire sugli ambienti in maniera selettiva (ad esempio per isolare una parete esposta a nord), o qualora non sia possibile realizzare il cappotto esterno (ad esempio nel caso di edifici nei centri storici sottoposti a vincoli architettonici).

Rispetto all’isolamento esterno, riduce leggermente lo spazio abitabile: se gli ambienti sono molto piccoli è necessario verificare che la metratura dei locali a seguito della ristrutturazione sia in ogni caso maggiore dei minimi consentiti dai propri comuni (ad esempio la metratura delle camere ad 1 letto non deve essere inferiore a 9 m2, a due letti 14m2). Può comportare la risistemazione dei termosifoni, degli interruttori e delle prese elettriche. Non risolve i problemi dei ponti termici, se non quello dei pilastri interni e, se non progettato attentamente, può causare fenomeni di condensazione interstiziale nella parete esistente che risulta fredda.

L’isolamento dall’interno è una soluzione che porta benefici anche a livello acustico.

Dal punto di vista tecnologico, consiste nell’incollare (o tassellare) sulla faccia interna delle pareti di tamponamento, previa rimozione della finitura, pannelli accoppiati composti di isolante e cartongesso, eventualmente già predisposti con una barriera al vapore che evita la generazione di muffe. L'alternativa è realizzare una vera e propria controparete con l’ausilio di profilati metallici di supporto in cui l’isolante è separato dal cartongesso. Quest'ultimo viene fissato ai supporti metallici mediante opportune viti per cartongesso.

Per avere una maggiore portanza della controparete in ambienti come cucine, bagni (fissaggio di pensili, ecc..), è consigliabile un rivestimento con doppia lastra, una delle quali, eventualmente, in fibra gesso e fibra di cellulosa per incrementare la resistenza meccanica.

In quali casi conviene ricorrere all’isolamento dall’interno?

    • Il cappotto interno è consigliabile per quegli ambienti in cui è richiesto un riscaldamento immediato e per poche ore al giorno (uffici, case di montagna, seconde case con impianto termoautonomo,..) perché non sfrutta l’inerzia della struttura e quindi il rilascio del calore della muratura quando l’impianto viene spento. Gli ambienti così come si riscalderanno rapidamente, allo stesso modo, si raffredderanno velocemente una volta disattivato l’impianto di riscaldamento.
    • Quando non è possibile realizzare il cappotto esterno.
    • Quando si vuole migliorare il comfort acustico.
    • Quando è necessario aumentare la temperatura superficiale interna della parete.

Quali isolanti usare?

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