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Bioedilizia 2025: tendenze che stanno trasformando il settore delle costruzioni

Il 2025 si preannuncia come un anno di svolta per la bioedilizia. La crescente pressione normativa, l’innovazione tecnologica e la consapevolezza ambientale stanno ridefinendo il modo in cui progettiamo e costruiamo. 

Ecco le tendenze chiave che ogni professionista del settore dovrebbe conoscere.

Energia solare e sistemi di accumulo: una combinazione vincente

L’integrazione tra impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo a batteria sta diventando lo standard per edifici residenziali e commerciali. Questa combinazione consente di massimizzare l’autoproduzione energetica e di sfruttare le tariffe dinamiche, riducendo i costi e aumentando l’indipendenza dalla rete elettrica. Le batterie al litio ferro-fosfato (LFP), più sicure e accessibili, stanno accelerando questa transizione.

Materiali bio-based: sostenibilità e innovazione

La sostituzione dei materiali tradizionali con soluzioni bio-based è in forte crescita. Esempi innovativi includono pannelli prefabbricati realizzati con lolla di riso (l’involucro esterno del chicco, normalmente considerato uno scarto agricolo), che offrono eccellenti proprietà isolanti e traspiranti, contribuendo a edifici più salubri e a basse emissioni. 

Soluzioni modulari per una costruzione efficiente

La carenza di manodopera specializzata e la necessità di ridurre i tempi di cantiere stanno spingendo verso l’adozione di sistemi costruttivi modulari e prefabbricati. Queste soluzioni permettono una maggiore rapidità di esecuzione e una migliore qualità costruttiva, rispondendo alle esigenze di un mercato in evoluzione. 

Incentivi e normative: un quadro in evoluzione

La Legge di Bilancio 2025 introduce importanti novità per il settore: conferma dell’Ecobonus al 50% per le prime case e al 36% per le seconde abitazioni, stop alle detrazioni per le caldaie a gas e nuovi bonus per elettrodomestici ad alta efficienza energetica. Queste misure mirano a incentivare interventi di riqualificazione energetica e l’adozione di tecnologie sostenibili.

Un contesto climatico che impone azioni concrete

Il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato, con temperature globali che hanno superato la soglia critica di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali. Questo scenario impone al settore edilizio di adottare strategie concrete per ridurre l’impatto ambientale, attraverso l’uso di materiali sostenibili, l’efficienza energetica e l’adozione di tecnologie innovative.

Bioedilizia: il punto di vista dei soci BigMat

Nel 2025 la bioedilizia si conferma protagonista di una trasformazione profonda nel mondo delle costruzioni. Tre soci BigMat – dal nord, centro e sud Italia – raccontano come stanno affrontando questa sfida, con approcci diversi ma una visione condivisa: cogliere ogni opportunità per promuovere l’edilizia sostenibile.

Pietro Rubiolo - titolare di BigMat Rubiolo & Bonivardo a Manta (CN) in Piemonte - evidenzia come “laumento della domanda di prodotti sostenibili sia un segnale positivo per il settore”, spinto dagli incentivi della Legge di Bilancio. “Lavoriamo molto sul legno, che è una soluzione sostenibile e versatile, e crediamo nei sistemi prefabbricati per migliorare l’efficienza.” Ma riconosce anche la necessità di adeguarsi: “Dobbiamo essere pronti ad adattarci a un modo di costruire più performante ed efficiente.” La risposta passa da formazione, sinergie con i clienti e servizi innovativi: “Pensiamo a soluzioni digitali per gestire i progetti e migliorare la comunicazione in cantiere. La differenza la farà chi offre qualità e supporto continuo.

Stefano Corsi - titolare di BigMat EdiliziaRE a Fermo nelle Marche - sottolinea come “le nuove normative rappresentino una sfida, ma anche un’opportunità concreta per rafforzare il nostro business.” Per rispondere al cambiamento, l’azienda ha tracciato una strategia chiara: “Vogliamo valorizzare l’offerta bioedile con spazi dedicati, realizzare contenuti divulgativi per informare clienti e professionisti e rafforzare le relazioni con tecnici e progettisti locali.” In un contesto di carenza di manodopera, aggiunge: “Offriamo logistica efficiente, consulenza tecnica e supporto digitale per agevolare chi lavora in cantiere.

Rocco Alfano – titolare di BigMat Alfano ad Amantea (CS) in Calabria - guarda agli incentivi come uno strumento essenziale da comunicare: “Molti pensano che dopo il 110% non ci sia più nulla, ma non è così. Noi informiamo i clienti su tutte le agevolazioni ancora attive.” Sul piano operativo, evidenzia una strategia pragmatica: “Abbiamo un ufficio tecnico strutturato, lavoriamo con prefabbricati e strutture in legno da anni. Stiamo andando verso il chiavi in mano.” E sul tema della manodopera, offre una prospettiva unica: “Spesso diventiamo clienti dei nostri clienti, facendo da tramite per reperire manodopera qualificata e mantenere alta la qualità esecutiva.

Il 2025 rappresenta un’opportunità unica per i professionisti dell’edilizia di abbracciare la sostenibilità come elemento centrale della progettazione e della costruzione. 

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