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Edilizia: Nel 2021 Riciclato e Recuperato l’80,1% Dei Rifiuti Speciali Prodotti

La ripartenza delle attività economiche dopo lo stop forzato della pandemia ha significato anche la ripresa della produzione dei rifiuti speciali, che nel 2021 hanno raggiunto 165 milioni di tonnellate, con un aumento del 12,2 % (circa 18 milioni di tonnellate) rispetto al 2020 e del 7,1% rispetto al 2019, quando sono stati prodotte 11 milioni di tonnellate. A rivelarlo sono i dati raccolti nell’edizione 2023 Rapporto Rifiuti Speciali redatto da Ispra, che esamina oltre 60 indicatori elaborati a livello nazionale, di macroarea geografica e regionale, nonché per attività economica e per tipologia di rifiuto. 

Nel corso del 2021, i rifiuti non pericolosi, che rappresentano il 93,5% del totale dei rifiuti prodotti, sono aumentati di 17,1 milioni di tonnellate (+12,5%), mentre quelli pericolosi di circa 820 mila tonnellate (+8,3%). L’incremento nella produzione dei rifiuti non pericolosi è imputabile principalmente all’aumento del quantitativo dei rifiuti da costruzione e demolizione (+19,2%, corrispondente a 12,4 milioni di tonnellate). 

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Fonte: Ispra

Edilizia maglia nera di produzione ma campione di riciclo

Dopo la pandemia il settore delle costruzioni, spinto anche dagli incentivi governativi per la riqualificazione energetica, ha vissuto un importante periodo di crescita con il ripristino e l’apertura di nuovi cantieri per infrastrutture, opere pubbliche ed edifici residenziali e commerciali. Un settore chiave per il nostro Paese che però è il maggior responsabile della produzione di rifiuti: sulla totalità della produzione, quasi la metà, ovvero il 47,7% proviene dalle attività di costruzione e demolizione, per un totale di 78,7 milioni di tonnellate.

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Fonte: Ispra

La produzione totale di rifiuti relativa a queste operazioni, escluse terre e rocce e i materiali di dragaggio, si attesta attorno a 59,4 milioni di tonnellate (+18,4% rispetto al 2020, corrispondente a 9,2 milioni di tonnellate). Se i dati ci restituiscono la fotografia di un comparto “inquinante” è anche vero che la filiera edile si sta muovendo per migliorare il proprio impatto sull’ambiente, come vi abbiamo raccontato nel numero 38 di Up! Magazine dedicato alle sfide green dell’edilizia.

Nel 2021, infatti, il recupero di materia, complessivamente pari a quasi 47,6 milioni di tonnellate, ha registrato un incremento rispetto all’anno precedente del 21,7%, corrispondente a quasi 8,5 milioni di tonnellate. 

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Produzione e preparazione per il riutilizzo/riciclaggio e altre forme di recupero di materia dei rifiuti da operazioni di costruzione e demolizione, ad esclusione delle terre e rocce e dei materiali di dragaggio - anno 2021 FONTE: Ispra

Per quanto riguarda la parte minerale dei rifiuti da costruzione e demolizione, la principale forma di recupero è la trasformazione in inerti fini o grossolani che possono essere utilizzati nella produzione di calcestruzzo o asfalto o nella costruzione di strade.

La percentuale totale di recupero dei rifiuti prodotti dall’edilizia risulta pari all’80,1%, ben al di sopra dell’obiettivo del 70% fissato dalla Direttiva 2008/98/CE per il 2020. Calcolando anche le circa 375 mila tonnellate di rifiuti speciali impiegati in operazioni di colmatazione il tasso di recupero arriverebbe all’80,7%. 

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