Il mercato immobiliare residenziale italiano continua a evidenziare una significativa differenza di prezzo tra abitazioni nuove e usate, accompagnata da una limitata disponibilità di nuove costruzioni. Nel 2024, il nuovo costa fino al 40% in più rispetto all’usato, ma l’offerta rimane scarsa.
Diversi rapporti recenti forniscono un quadro dettagliato della situazione. Andiamo ad approfondire!
Differenze di prezzo tra nuovo e usato
Secondo il Rapporto sull’Abitare 2024 di Scenari Immobiliari, nelle principali città italiane, una casa nuova vale mediamente il 37,5% in più rispetto a una usata, con una differenza di circa 1.850 euro al metro quadro. In alcune città, il divario è ancora più marcato:
- Milano - differenza di circa 3.450 €/mq, pari al 40% in più;
- Firenze - circa 3.050 €/mq, oltre il 40%:
- Roma - circa 2.275 €/mq, +30%.
Aumento delle compravendite di nuove costruzioni
Nonostante la differenza di prezzo, l'interesse per le nuove costruzioni è in crescita. Secondo un'analisi di Ediltecnico, nel quarto trimestre del 2024, le compravendite di abitazioni nuove sono aumentate di quasi il 46% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, passando da 19.000 a circa 27.800 unità vendute. Questo incremento è attribuito in larga parte agli incentivi fiscali del Sismabonus Acquisti, che hanno favorito operazioni di demolizione e ricostruzione con miglioramento della sicurezza sismica.
Nuove abitazioni: l’offerta è ancora limitata
Nonostante l'aumento delle compravendite, l'offerta di nuove abitazioni rimane insufficiente. Secondo i dati elaborati da CRESME su fonti ufficiali (OMI – Agenzia delle Entrate), dopo un 2023 chiuso con circa 885.800 compravendite (-9,7% rispetto al 2022), per il 2024 si stima un ulteriore lieve calo a 882.300 unità. Tuttavia, il 2025 si prospetta in ripresa, con una previsione di 929.100 compravendite e una crescita del 5,3%.
Quali sono i fattori influenzanti?
Diversi elementi contribuiscono a questa situazione:
- costi di costruzione elevati - l'aumento dei prezzi dei materiali e dei costi di costruzione riduce i margini per i costruttori;
- normative edilizie restrittive - in alcune città, come Milano, interpretazioni più rigide delle normative hanno rallentato o bloccato nuovi progetti;
- tassi di interesse elevati - il rialzo dei tassi ha reso più oneroso l'accesso ai mutui, influenzando le decisioni di acquisto.
Mercato immobiliare: le prospettive future
Secondo le previsioni di Nomisma, una ripresa significativa del mercato immobiliare dipenderà da diversi fattori, tra cui una politica monetaria più accomodante da parte della Banca Centrale Europea e il ripristino di condizioni più favorevoli per l'accesso al credito. Inoltre, la rigenerazione urbana attraverso il recupero di aree dismesse ed edifici inutilizzati rappresenta una strategia chiave per aumentare l'offerta di abitazioni nuove ed efficienti dal punto di vista energetico.
Immobili nuovo vs usato: il punto di vista di BigMat
Antonio Ussi - Vice Direttore di BigMat Italia - ci offre una chiave di lettura preziosa sul mercato immobiliare odierno:
“Chi sceglie di investire oggi nella propria casa cerca molto più di una semplice abitazione: cerca comfort abitativo, risparmio energetico e qualità costruttiva. Le classi energetiche, ormai conosciute da tutti, sono diventate un parametro di scelta fondamentale. È molto più semplice raggiungere prestazioni elevate nelle nuove costruzioni, mentre intervenire sull'usato è spesso complesso e invasivo: basti pensare alla difficoltà di migliorare l'isolamento acustico o termico su edifici esistenti.
In BigMat osserviamo chiaramente questa evoluzione: chi sceglie il nuovo non cerca solo una casa, ma un vero e proprio progetto di vita, efficiente, sicuro e tecnologicamente avanzato. Materiali isolanti di ultima generazione, impianti di riscaldamento innovativi, fotovoltaico, domotica: sono questi gli elementi che rendono il nuovo un investimento più oneroso, sì, ma capace di garantire un valore aggiunto importante nel tempo. Se nelle grandi città la domanda è sempre più qualificata, nelle prime periferie cresce una vitalità costruttiva che sarà decisiva per il rilancio equilibrato del mercato. Per supportare questa trasformazione, BigMat agisce su due fronti: da un lato lavoriamo a stretto contatto con produttori leader, per portare sul mercato innovazioni continue; dall’altro investiamo costantemente nella formazione dei nostri clienti, affinché imprese e professionisti siano sempre preparati ad anticipare i bisogni del mercato.

Un ruolo centrale in questo processo è svolto dalla Scuola BigMat, il nostro polo formativo interno dedicato esclusivamente ai dipendenti che rappresenta per noi un vero fiore all’occhiello. Parallelamente, grazie alla collaborazione con i fornitori, sviluppiamo iniziative formative rivolte anche ai nostri clienti, offrendo loro concrete occasioni di aggiornamento professionale e crescita tecnica, in linea con le sfide evolutive del settore.”