Nuovo Testo Unico delle Costruzioni: verso un’edilizia più efficiente

Il settore dell’edilizia e delle costruzioni si prepara a una grande evoluzione normativa. Dopo anni di richieste da parte dei professionisti, il percorso verso un nuovo Testo Unico delle Costruzioni sta finalmente prendendo forma, con una proposta di legge recentemente presentata in Parlamento.

Le prime proposte tecniche per la riforma

Nei mesi scorsi, i principali Consigli Nazionali degli ordini professionali – Ingegneri, Architetti e Geometri – hanno trasmesso al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un documento con proposte concrete per la revisione del quadro normativo, nell’ambito del Tavolo Piano Casa.

L’obiettivo è chiaro: rendere il sistema edilizio italiano più chiaro, moderno e coerente, favorendo la digitalizzazione, semplificando le procedure e promuovendo sostenibilità e sicurezza. Tra le proposte principali:

  • riordino delle tipologie di intervento edilizio, valorizzando il patrimonio costruito e puntando sulla sostenibilità;
  • razionalizzazione dei titoli abilitativi, con una riduzione degli adempimenti burocratici;
  • definizione uniforme delle difformità edilizie, suddivise in due sole categorie (parziale e totale);
  • revisione dello stato legittimo immobiliare, estendendone la definizione anche ai titoli non formalmente verificati dai comuni;
  • allineamento con le Norme Tecniche delle Costruzioni (NTC);
  • digitalizzazione delle pratiche strutturali, con modelli standardizzati.

Un Testo Unico al passo con i tempi: digitalizzazione, sicurezza e sostenibilità

Tra le innovazioni più attese:

  • istituzione dello Sportello Unico Comunale per snellire l’iter autorizzativo;
  • creazione dell’Anagrafe delle Costruzioni pubbliche e private;
  • introduzione del Fascicolo Digitale della Costruzione, uno strumento che raccoglierà tutte le informazioni tecniche, autorizzative e di manutenzione dell’immobile.

Grande attenzione anche ai temi della responsabilità professionale, con la proposta di portare a 10 anni i termini di prescrizione delle responsabilità progettuali, in linea con le norme sull’equo compenso. Non mancano infine i riferimenti alla rigenerazione urbana e alla transizione ecologica, con interventi normativi pensati per favorire il riuso del costruito e differenziare chiaramente la ristrutturazione edilizia dalla rigenerazione vera e propria.

Dalla proposta tecnica alla proposta di legge: gli aggiornamenti di maggio 2025

Il lavoro tecnico si è tradotto in un importante passaggio legislativo: il 12 marzo 2025 è stata presentata alla Camera dei Deputati la proposta di legge n. 1746, firmata da 11 parlamentari. A maggio 2025, la proposta è al centro dell’iter parlamentare ed è in fase di esame nelle Commissioni, che stanno valutando eventuali modifiche prima della discussione in Aula. Il testo legislativo recepisce buona parte delle proposte avanzate dal mondo professionale e si configura come una legge quadro nazionale, con l’obiettivo di:

  • superare la frammentazione normativa raccogliendo le disposizioni chiave in un unico Testo;
  • garantire aggiornamento e flessibilità normativa, per adattarsi ai cambiamenti tecnologici e alle esigenze del settore;
  • porre sicurezza, qualità e digitalizzazione al centro della normativa edilizia.

Il nuovo Testo Unico rappresenta un’occasione concreta per un’edilizia più trasparente, efficiente e sostenibile, pronta ad affrontare le sfide di oggi e di domani.

Testo Unico delle Costruzioni: l’opinione di BigMat

Di seguito il commento di Antonio Ussi, Vice Direttore BigMat Italia, sul tema del nuovo Testo Unico delle Costruzioni e sulle prospettive di riforma del settore edilizio:

“Il nuovo Testo Unico delle Costruzioni rappresenta un passaggio fondamentale per rendere l’edilizia italiana più moderna, trasparente ed efficiente. Dopo anni di normative frammentate e procedure complesse, questa riforma si propone di uniformare le regole sul territorio nazionale, offrendo finalmente un quadro normativo chiaro che favorisca tempi più rapidi e una migliore qualità degli interventi edilizi - commenta Ussi - Il percorso tecnico e legislativo, che ha visto la partecipazione attiva dei principali ordini professionali, integra priorità cruciali come la sostenibilità ambientale, la digitalizzazione delle pratiche e una gestione più efficace del rischio sismico e della sicurezza strutturale. Strumenti innovativi come lo Sportello Unico Comunale, l’Anagrafe delle Costruzioni e il Fascicolo Digitale del Fabbricato consentiranno di semplificare e velocizzare l’intero iter autorizzativo, migliorando la comunicazione tra professionisti, imprese, pubblica amministrazione e fornitori, con benefici diretti anche per la filiera distributiva e i punti vendita specializzati come BigMat".

"Permettere di avere un flusso informativo digitale, trasparente e aggiornato significa non solo ridurre errori, ritardi e costi, ma anche garantire maggiore affidabilità agli occhi di cittadini e investitori - aggiunge Ussi - La riforma, inoltre, affronta ostacoli storici come la frammentazione delle norme, la lunghezza dei procedimenti e la mancanza di uniformità nei controlli, dando una risposta concreta alle esigenze di semplificazione e chiarezza".

"Sebbene non risolverà ogni problema, il nuovo Testo Unico delle Costruzioni rappresenta senza dubbio un passo avanti decisivo verso un settore più competitivo, sostenibile e pronto alle sfide future" conclude.

Continueremo a monitorare l’iter legislativo per aggiornarti su tutti i prossimi sviluppi. Seguici su bigmat.it o con la nostra newsletter settimanale.

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