Anche per le stime del 2023 l’edilizia giocherà un ruolo decisivo per la crescita del Paese, attraverso l’attuazione delle opere del PNRR, nonostante le ultime previsioni della Commissione Europea abbiano previso per l’Italia un aumento di Pil del 0,9% su base annua.
Partendo dai dati positivi del 2022, il Centro Studi Ance ha rivisto le proprie previsioni per il 2023. Nel 2022 la crescita degli investimenti in costruzioni ha registrato +17,6% rispetto all’anno precedente, percentuale su cui ha inciso in modo determinate l’importante revisione apportata agli investimenti nel 2022 in manutenzione straordinaria del patrimonio abitativo, stimati inizialmente in 70,3 miliardi, e poi rivisti in 86 miliardi circa, con un incremento, in termini reali, del +35% rispetto al 2021. Tutto questo grazie al segmento della manutenzione straordinaria, giunto a rappresentare oltre il 40% del valore complessivo degli investimenti in costruzioni, che nel 2022 ha continuato a beneficiare delle straordinarie opportunità offerte dagli incentivi fiscale, primo fra tutti, il Superbonus 110%. Secondo il monitoraggio ENEA-MASE, il solo Superbonus per le opere di efficientamento energetico ha portato alla realizzazione, nel 2021, di oltre 11 miliardi di investimenti in edilizia residenziale, mentre nel 2022, l’importo degli interventi è salito a circa 35,5 miliardi, un valore più che triplicato nel giro di un solo anno.
Sul fronte del PNRR, il rapporto di Federcostruzioni evidenzia come in base alla terza Relazione sullo stato di attuazione del PNRR, pubblicata il 31 maggio 2023 dal Governo, a fine 2022 risultano spesi 24,5 miliardi di euro, il 12,8% dei 191,5 miliardi messi complessivamente a disposizione. Considerando anche i primi due mesi dell’anno in corso, la spesa ha raggiunto i 25,7 miliardi (13,4%). La spesa già realizzata risulta, in particolare, concentrata sugli investimenti attuati attraverso incentivi automatici, come il Superbonus e Transizione 4.0, e da quelli per la realizzazione di lavori pubblici per i quali viene indicato un livello di spesa pari a 7,2 miliardi. Le misure di interesse del settore delle costruzioni (Superbonus 110% e lavori pubblici), con una spesa complessiva di 15,9 miliardi, coprono il 65% della spesa PNRR totale sostenuta al 31 dicembre 2022.
Guardando al 2023 Ance prevede un livello di investimenti nel settore delle costruzioni ancora positivo, con una tenuta dei livelli produttivi che segneranno un aumento del 5,4% in termini reali su base annua. La stima, sottolinea Federcostruzioni, «è spiegata principalmente da una prima flessione del comparto della riqualificazione abitativa (-3,5%) e dalle prospettive di sviluppo del mercato delle opere pubbliche (+25%) legate all’attuazione del PNRR. In particolare, sul segmento della manutenzione straordinaria pesa il depotenziamento del Superbonus 110% e degli altri bonus ordinari».