Edifici in Classe Energetica G: come intervenire per migliorare la prestazione

In un contesto normativo sempre più orientato alla sostenibilità e alla riduzione dei consumi energetici, la classe energetica G rappresenta una delle sfide più urgenti per il settore edile. Sebbene la nuova Direttiva Case Green (EPBD 2024) non vieti la vendita o l’affitto di edifici poco performanti, apre la strada a meccanismi di disincentivo economico che renderanno sempre meno competitivo il patrimonio immobiliare inefficiente.

Ma oltre agli obblighi normativi, c’è un’altra prospettiva che professionisti, imprese e proprietari non possono ignorare: la riqualificazione energetica è una leva strategica per valorizzare gli immobili, ridurre i consumi e offrire nuovi servizi a valore aggiunto.

Perché intervenire sulle abitazioni in classe energetica G?

Secondo i dati ISTAT, circa 1,8 milioni di abitazioni in Italia si trovano nella fascia energetica più bassa. In molti casi si tratta di edifici costruiti prima del 1980, con impianti datati, assenza di isolamento e dispersioni elevate. Queste abitazioni:

  • consumano più energia termica ed elettrica;
  • offrono un comfort abitativo ridotto;
  • presentano costi di gestione più alti;
  • perdono valore sul mercato immobiliare.

Intervenire ora consente non solo di allinearsi agli obiettivi europei di decarbonizzazione, ma anche di rispondere a una domanda crescente di abitazioni più efficienti, economiche e salubri.

Valorizzare l’immobile, aumentare la competitività

Intervenire sulle abitazioni in classe G non significa solo rispettare la normativa, ma generare valore reale e misurabile. Tra i vantaggi più evidenti:

  • incremento del valore dell’immobile fino al +20%;
  • riduzione dei costi energetici del 50–60%;
  • maggiore attrattività sul mercato immobiliare;
  • accesso a bonus fiscali e finanziamenti agevolati.

Il punto di vista di BigMat

In un panorama in cui sostenibilità ed efficienza energetica sono diventati requisiti imprescindibili, Antonio UssiVice Direttore di BigMat Italia – evidenzia la necessità di un approccio sistemico e integrato, tanto nella progettazione quanto nella scelta dei materiali.

“Oggi non possiamo più pensare che esista una soluzione universale adatta a ogni contesto edilizio. Sempre più spesso, infatti, si parla di sistemi integrati, perché nella pratica sono i dettagli – anche i più piccoli – a fare la differenza. Basti pensare a una presa elettrica mal posizionata: può vanificare l’efficacia dell’intero isolamento di una parete. Un esempio concreto è il cappotto termico, sicuramente efficace, ma che implica interventi significativi sulla facciata dell’edificio. Per chi ha vincoli estetici o architettonici, oggi esistono alternative molto valide: materiali isolanti di nuova generazione, estremamente sottili, che consentono di migliorare l’efficienza senza alterare l’aspetto esterno. In più, la tecnologia ci mette a disposizione soluzioni che non si limitano a proteggere dal freddo invernale: ci sono materiali che, allo stesso tempo, aiutano a mantenere freschi gli ambienti anche durante l’estate, contribuendo così a ridurre il consumo energetico in tutte le stagioni.

Secondo Antonio Ussi, la vera sfida è superare un approccio frammentario e puntare su una visione condivisa. “È fondamentale che progettisti, imprese e installatori lavorino insieme, adottando soluzioni su misura, aggiornate e realmente efficaci. Solo con una visione comune e integrata sarà possibile guidare il settore delle costruzioni verso un futuro più sostenibile.”

La classe G non è più solo una sigla in un certificato: è un indicatore di rischio economico, tecnico e ambientale. Ma soprattutto è un punto di partenza. Con strumenti adeguati, competenze specialistiche e il giusto supporto tecnico, è possibile trasformare ogni edificio inefficiente in una risorsa per il futuro.

Essere parte di questo cambiamento significa offrire soluzioni tecniche all’altezza, ma anche accompagnare i professionisti nel compiere scelte consapevoli, durature e sostenibili.

Perché costruire bene, oggi, significa abitare meglio domani.

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